martedì 11 marzo 2014

Ognuno ami!

Ok, l'hanno visto tutti.
Ok, lo stanno postando tutti su Facebook.
Ok, ne parlano anche sulle pagine internet delle più grandi testate giornalistiche italiane.
Ok, ne voglio (per una volta*) parlare anche io. 


Parto dal presupposto che due persone si vedono per la prima volta, forse si piacciono, forse no. Non so come queste coppie siano state scelte, non so come gli è stato presentato il progetto. Parto quindi da come viene spacciato: due persone si vedono per la prima volta. E si baciano.

I corpi parlano: sguardo verso il basso alcuni, mani nervose, alcuni si presentano, due si guardano negli occhi. Che bei occhi che hai. Grazie. C'è tensione, e si vede. C'è la paura di mostrarsi. Poi una prende l'iniziativa, si avvicina. Lui le prende le mani ad altezza dei fianchi. Lei gli prende il volto tra le mani, morbida. Il fiato sulle guance. Le labbra si sfiorano. Scatta qualcosa e ci si lascia andare. Ci si libera dalle paure e ci si lascia conoscere. Per alcuni è un bacio umido trasportato. Per altri un incontro fugace che mostra tutta la propria pudicizia. Poi ci si riallontana. Questo era uno buono, scusate. Sospiri. Ci si guarda. Occhi contenti, occhi spaesati da qualcosa di bello che è stato. Risatine, imbarazzate, ma diverse da prima, complici e più calde. Felice di averti incontrato. Possiamo averne uno in più?

Non voglio parlare di esperimento sociale, non voglio accettare critiche del tipo "che senso ha baciare uno appena visto per la prima volta". Voglio parlare di quei corpi, di quella magica tensione, di quegli sguardi e di quel senso di immenso che va al di là delle proprie paure. Purtroppo mi viene in mente una frase da baci perugina, ma è ciò che mi piace di questo video. 

Ognuno a suo modo, ami. 

lunedì 3 marzo 2014

Con un verso

Ho sempre apprezzato il design del marchio Apple. La bellezza ricercata nei prodotti, nella grafica, ma ancora di più nella pubblicità. Sempre elegante, semplice, intuitiva e dalle immagini folgoranti. 
Su questa tendenza continuo a ripetermi che l'ultima pubblicità per iPad air è molto bella. 


Quello che più mi piace è quello che è stata capace di fare: emozionarmi prima di tutto ma poi di farmi scoprire una poesia, che sono andato a leggermi per bene, che ho imparato ad apprezzare.

Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !

Risposta

Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
-Walt Whitman

Spesso mi chiedo cosa io possa fare, con la mia vita: bravo studente con voti mediocri, bravo cantante e musicista senza capacità fruttifera, bravo amico/figlio/fidanzato con la grande capacità di pensare a me stesso, bravo educatore di comportamenti sconvenienti, bravo medico in formazione senza competenze. Chi posso aiutare, cosa posso raggiungere, quale miglioramento posso rendere al mondo?

Io posso contribuire con un verso.

Non una intera poesia, ma un semplice verso, un mio verso. E così il mio verso è una nuova nozione imparata per il mio orgoglio personale, una emozione provata da chi mi ha ascoltato cantare o suonare anche senza pretendere di essere in tutte le radio, un gesto carino per amici e parenti, quella volta che la fidanzata piange di gioia, il piccolo sorriso di una ragazzina in oratorio, la cura dei singoli pazienti che vedo in ospedale. Quello significa un verso: nel mio piccolo accendere una luce e far si che non si spenga. Per le grandi poesie si tratterà di mettere insieme versi di persone diverse. 

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

- Mt 5,13-16