Riassumo brevemente la mia vita negli ultimi mesi.
Mesi invernali di grande difficoltà nello studio, esami con esiti che in università normali vengono considerati medi e nella mia scarsi. Chiedo in reparto di poter avere più tempo per studiare, mi dicono di stare a casa (suggerendo di farmi grandi domande su cosa fare della vita). Incasso e studio. Faccio gli ultimi esami disponibili negli appelli invernali e le cose vanno bene, ma non ottimamente. Amen, mi serviva darli. Ultima lezione ufficiale all'università da qui alla laurea. Grande festa finale con i compagni di corso. Studio. Giorno 14 aprile primo esame della nuova sessione poi Pasqua con la famiglia. In brevissimo tempo: gioia, paura, studio, negazione, esame; gioia, studio, incontro con il primario, magnifica festa per i diciotto anni di mia sorella, tensione, esame; gioia, studio, paura, esame; felicità, studio, stanchezza, evitamento, nausea, esame; gioia. Poi grigliata di fine anno con tutti gli studenti di medicina vestiti da pirata. Elezioni con lavoro ai seggi. Ed eccomi qui.
Sarà il tipo di esami che ho fatto nell'ultimo periodo, sarà che ho ricevuto complimenti da diversi professori, che sento vivo l'affetto dei miei parenti e amici, che sto imparando a godermi le cose anche nei momenti difficili. Saranno gli anni che passano e i sorrisi che spuntano su chi ho affianco. Forse che al seggio ero il vicepresidente e per pura formalità o per fiducia in me ero continuamente ricercato per ragionamenti ed azioni di responsabilità. Forse semplicemente perché vedo la fine di un percorso per cominciare poi a navigare in acque ancora più alte ma in questo periodo mi sento il vento in poppa. Sono contento. Spaventato per quel che sarà ma contento come non sono mai stato in periodi tutto sommato complicati.
Mi viene in mente solo una parola, accompagnata da una risata di gusto: Grazie!