mercoledì 22 febbraio 2012

La dignità del dolore


In questo momento sono in svakkanza, e sono contento. Meritato riposo dopo meritati risultati universitari. Ora, proprio ora, ho voglia di giocare, baciare e coccolare, oltre ad essere baciato e coccolato, ma soprattutto voglia di dormire.

Recupero un po' di forze e scrivo di una canzone soprattutto. Spero la stiate già sentendo facendo play sul video. Non stupitevi che sia una canzone triste in un momento di felicità assoluta. Ebbene io sono così, e poi mi piacciono le cose belle. E questa canzone è una canzone molto bella. Secondo me la più bella del sanremo di quest'anno(seconda la canzone di Noemi). Credo sia elegante, musicalmente impeccabile. Parla di un argomento che troppo spesso è vissuto come profonda tristezza urlata e incattivita. Arisa mi piace perché ha una dignità incredibile nel cantare questa distruzione, ed è difficile cantare così le difficoltà, e sicuramente canta soffrendo dentro, non solo interpretando ma anche vivendo. E' anche per questo che si vede che Arisa è una brava cantante. Sfido chiunque a dire di no. Piccolo appunto: c'è una apertura alla speranza della canzone, tirata fuori da questo immenso dolore dignitoso e interiorizzato. Ed è una apertura musicale veramente da far venire i brividi. 

p.s. Mentre scrivo ho una discussione pacifica con una persona che crede che "La notte" non meritasse di vincere sanremo per mancanza di ritmo. Se solo avesse un minimo di ritmo in più cadrebbe tutto il discorso appena fatto. E non sarebbe perfetta. 

martedì 7 febbraio 2012

You da one

E così che mi innamorai di una canzone di Rihanna. Ero sul mio divano e stavo facendo colazione. I miei pensieri tutti volti alla paura per la giornata, la paura per l'esame. Di sottofondo la televisione passava il blocco sequenziale di Mtv (no, non quello di tropical pizza). Ad un certo punto passa lei. Sembra la solita canzone che mi piaciucchia ma non rapisce, perché di solito Rihanna è così. Tante canzoni sull'ipod e praticamente tutti i CD sull'hard disk, ma nessun pezzo con le 5 stelle. E invece la canzone è questa. 


Sarà il ritmo non veloce ma coinvolgente e saltellante. Sarà che ha un tono fresco che in questo periodo di vero inverno dentro e fuori di me ricorda le bellezze dell'inizio della primavera. Sarà il testo che anche se come al solito ho decifrato solo successivamente è carino e molto sentito (grazie a Ilaria che me l'ha fatto notare). Potrebbe anche essere quell'intermezzo con la base prettamente dubstep (del dubstep che mi piace di più, quello che mi rimbalza tra le orecchie). Come spesso succede con le ragazze viste sorseggiando la birra, non so cosa mi ha colpito di preciso di questa canzone mentre sorseggiavo il mio latte e miele. 

Ora mi continua a ballare tra le orecchie, nei pensieri, la canticchio appena sveglio, mentre studio, la ascolto e la riascolto. Sì mi piace, e per ora è infatuazione.