Quasi un anno fa ho scritto un post sullo stesso tema. O quasi. Comincio da due episodi.
Mercoledì sera con i miei ragazzi (più che altro ragazze) di prima superiore abbiamo fatto una attività: disegnare una sorta di profilo della propria testa e appiccicarci dentro un post-it con su scritto una nostra caratteristica che volevamo regalare al gruppo. Sarebbe stato molto facile, per me, scrivere che avrei regalato entusiasmo o sorrisi, purtroppo spesso regalerò sbuffi e stanchezza. Fortunatamente la felicità i sorrisi e l'entusiasmo lo stanno regalando tutti lì dentro. Ad ogni modo ho deciso di scrivere una cosa diversa (anche se non l'ho fisicamente fatto).
Oggi invece al termine di una operazione chirurgica, neanche troppo complicata, il bambino nostro paziente si sveglia molto spaventato dall'anestesia. Sarebbe troppo facile pretendere una accoglienza nel mondo degli svegli tranquilla e pacata. Invece alcuni infermieri logorati dai troppi pianti, dai troppi problemi personali o anche semplicemente dalle troppe ore e troppi anni di lavoro attorniano il lettino del bambino che urla e piange. Urlano a loro volta. Il bambino vorrebbe la mamma e dell'acqua. Viene trattato in modo brusco, con voce alta, parole che sembrano imposizioni e vere e proprie limitazioni fisiche perché si dimenava. Ad un tratto la chirurga con la quale ero si avvicina al lettino, decide di agire, tranquillizza le infermiere, prende in braccio il bambino (neanche troppo piccolo) e comincia a cullarlo, ad accarezzarlo, a tranquillizzarlo parlando con voce bassa. Dopo poco il bambino non sembra più indemoniato, è ancora un po' spaventato. Ma la brutta esperienza sembra in parte passata.
La parola che volevo scrivere sul post-it? La Cura.
Vorrei essere un medico che si prende cura. Anzi, vorrei essere un Uomo che si prende cura. Dico vorrei perché c'è sempre da migliorare, fare del proprio meglio e cercare di dare sempre il meglio. Ed io sto ancora imparando.
Io voglio essere quella dottoressa che va al di la dell'atto chirurgico, voglio essere il fratello di gruppo attento ai bisogni e alle necessità dei più piccoli, voglio essere l'amico che tende la mano, il fidanzato incondizionato, il figlio grato.
Post scritto ascoltando Burn - Ellie Goulding
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