Ieri sera siamo andati al cinema, Ilaria ed io. Destinazione Parigi. fatto sta che arriviamo e gli unici due biglietti sono in prima fila laterali, in pratica la posizione in cui abbiamo visto Harry Potter e l'ordine della fenice. Un po' una schifezza di posti, ma che fai? beh, prendi i biglietti, ma è l'ultima volta.
Il film comincia, e dopo un inizio in cui non mi sentivo propriamente bene mi distendo e tadam! Ecco che il film comincia a piacermi e per una strana magia ci entro. Esattamente come Gil entra nella Parigi degli anni 20, io entro nel film, e in quella atmosfera. WOW che figata! Anche perché questa è una cosa a cui mi capita di pensare: io che avrei voluto vivere in un altro periodo, proprio gli anni 20-30 con il jazz e lo swing, con le scarpe con le ghette, quelle robe lì. Oppure mi sarebbe piaciuto l'800 (verso la fine) o ancora il medioevo... ma questi non ci sono nel film. E così vedo facce di gente che mi viene sempre più voglia di conoscere e frequentare.
In più Allen è veramente un mostro di bravura, soprattutto nel rendere una città la vera protagonista di una storia, e Parigi è una donna che si lascia ammirare. Sembra quasi che Marion Cotillard sia la vera incarnazione di Parigi, elegante bellissima e sofisticata, l'adoro (peccato per la doppiatrice). Owen Willson invece è un altro Woody Allen, stesse movenze, stessa parlata... non so se voglio vedere un doppione. Che spettacolo Dalì muahahahah.
Ma che bello, un inno alla voglia di cultura!
Un film semplicemente delizioso e speciale!
(Da ricordare però uno dei messaggi: pensiamo che le epoche migliori siano quelle passata, ma anche i nostri mostri sacri avevano i loro mostri sacri precedenti... quindi non schifiamo la nostra cultura... sarà la base per quella dopo!)
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