mercoledì 26 dicembre 2012

Natale

Mi sono reso conto, una volta di più, che la bellezza della vita sta nelle relazioni.

Alcuni cuginetti e mia sorella. 
Da quando ho sono andato in vacanza dall'università, fatto l'ultimo esame pre-natalizio e frequentato le ultime lezioni sono entrato in uno strano loop di disattivazione che mi ha portato a sentirmi un po' svuotato. Forse il problema è solo passare da una giornata pienamente impegnata ad una senza programmi mi ha danneggiato. Che poi è strano che io non abbia assolutamente niente in programma.
Ebbene questo scazzo è stato spezzato solo dalle relazioni.

Vorrei brevemente ricordare i momenti migliori: il sabato sera al Las Vegas con un Fabio in stato di grazia, il cappuccio in compagnia di Arianna e Deborah, le prove e la messa cantata con tutti i ragazzi dell'oratorio, lo scambio di regali con le e il migliore amico, i momenti del pranzo natalizio passati a prenderci in giro a vicenda, le risate del miei genitori e di mia sorella, la serata passata con Ilaria (e, strano ma vero, la sua famiglia).

venerdì 5 ottobre 2012

E tutto c'è da fare

Oggi ho avuto una epifania di senso. Facendo un refresh ricordo la situazione: io vestito bene, camicia, pantaloni, camice. Ebbene sì, camice. Ero in ospedale e stavo parlando con due medici (un neurologo e un angiologo) e  una mia compagna (ciao Sonica).
Come al solito davanti agli aneddoti e alle conoscenze di alcuni medici comincio ad impaurirmi per la mia sensazione di inutilità e mancata conoscenza della materia. E vengono così tutte le paure solite della mia età, della mia professione. La paura di non riuscire a passare gli esami, quella di non laurearsi, non entrare in specialità e non trovare lavoro. La paura di non poter sposare la donna che si ama oppure di farlo troppo da vecchi. 
Poi mi cade l'occhio sulle vere alle dita dei due medici, sul sorriso che i due sfoggiano raccontando le esperienze più o meno ridicole, sicuramente aneddotiche e anche didattiche, alle loro vicende avvicendate che li hanno portati ad essere lì in quel momento. Ed ecco che si palesa la magia. 
Senza rendermene conto penso che gli esami vanno prima studiati, e che studiare quel che studio è bellissimo; penso che da esame si passa alla laurea, e poi alla specialità e al lavoro. Che le possibilità sono infinite e la vita ti mette davanti a percorsi assurdi, ma splendidi. Penso che se amo una donna non sarà un problema la data del matrimonio, e che verrà da sé, così come la famiglia. Insomma ho pensato che tutto è raggiungibile e che è una sensazione bellissima essere vivo. Quando tutto è ancora da fare, e tutto può essere fatto. 

Mi dispiace solo di una cosa: ho un po' frenato il sorriso che sentivo nascere, ed ho un po' strozzato l'emozione per evitare un comportamento "atipico ed estemporaneo" davanti ad altri. Magari il mio sorriso avrebbe nutrito anche loro.

martedì 25 settembre 2012

Curare

Sono al 5° anno di medicina. Le lezioni cominceranno settimana prossima ma mi sento già nel pieno dell'attività. Nell'ultimo periodo ci sono persone che conosco che non stanno troppo bene, o che cmq hanno avuto momenti di difficoltà fisica e, dunque, psicologica. E' difficile, per un essere vivente, star male fisicamente e sentirsi in forma mentalmente, soprattutto nell'immediato, soprattutto per i bambini. 
Purtroppo sono solo uno studente, forse neanche uno di quelli più preparati (sui libri) e neanche uno di quelli più esperti (sul campo). Di conseguenza io non ho ancora la capacità di guarire nessuno, poca dimestichezza con la diagnosi, meno ancora con tantissime patologie, zero gestione di farmaci e terapie. 
Ho pregato e ho cercato di stare vicino a chi soffre, a volte semplicemente facendo sentire la mia presenza pur cercando di lasciare lo spazio. Ho imparato anche facendo questo e sicuramente ho provato a fare il mio lavoro, il lavoro del medico. Zero guarigioni, ma molte cure. In effetti è questa la vera missione: prendersi cura. 

martedì 22 maggio 2012

Vodka lemon

Finite le lezioni, inizia il periodo di studio intenso, di esami, di ore passate a cercare di ricordare cose che si spera non verranno mai dimenticate, e invece affogano nell'oscuro oblio senza neanche far arrivare a galla una bollicina di ricordo.

La fine delle lezioni primaverili coincide anche nel periodo dedicato al torneo di calcio degli studenti del sacco. Il tempo della grigliata del sacco. Quest'anno mi sono impegnato, me l'ero promesso e me l'ero concesso come una sorta di premio e incentivo, giocato, cantato, bevuto e (come al solito) conosciuto una marea di persone. Per l'ennesima volta ho scoperto di come l'attività fisica attivi il tuo fisico, e ti senti davvero in forma. Lo dice anche la parola stessa.
La cosa più bella è che ho cominciato a ridere con gente che conoscevo ma solo di vista. Ragazzi che sembrano inarrivabili per bravura nello studio, ragazze che sembrano inarrivabili per la loro capacità di attirare gli sguardi. Tutti lì a divertirsi insieme superando la consueta e inutile vergogna dell'estraneo e del bottone attaccato imbarazzantemente. Ora si vedono i frutti: si ride, si chiacchera e si mangia assieme anche in università. E mi si riempie il cuore di gioia.

Bisogna sempre ricordare: non c'è niente che faccia amicizia come un bicchiere di Vodka lemon, come una partita a pallone, come il tempo passato assieme... come la voglia di amicizia.

martedì 3 aprile 2012

Checkpoint

Oggi sono contento, e siccome è da tanto che non scrivo e ho bisogno di una buona dose di cose belle eccomi qui a fare i conti con me stesso. 

Questo week-end sono andato al monastero di Bose e ho fatto una serie di incontri pregiati con persone veramente ricche. E non parlo solo dei monaci ma anche degli amici che sono partiti con me da casa. Mi hanno colpito la ricerca di bellezza e di ritualità.

Pochi giorni fa mi ha chiamato Agata chiedendomi di essere il suo padrino per la cresima. E' un impegno importante che mi riempie di gioia e orgoglio. Per lei che spesso chiamo "figlia di mia cugina" ma forse sento più come "nipotina". 

Con alcuni tra i miei migliori amici si sta organizzando la pasquetta e la vacanza a Parigi. Sono elettrizzato e molto contento. Considerando che adoro Parigi e sarà il mio compleanno.

Il mio migliore amico mi ha detto di pensare a una decina di canzoni che voglio cantare. Mi è già partito l'embolo di sognare mille possibili pezzi e mille possibili motivazioni del perchè questa sua richiesta. Vedremo sperando non sia una sòla. 

E' arrivata la primavera e non ne ho ancora parlato. Ricomincerò a pensare in rima. Ne ho bisogno.

mercoledì 22 febbraio 2012

La dignità del dolore


In questo momento sono in svakkanza, e sono contento. Meritato riposo dopo meritati risultati universitari. Ora, proprio ora, ho voglia di giocare, baciare e coccolare, oltre ad essere baciato e coccolato, ma soprattutto voglia di dormire.

Recupero un po' di forze e scrivo di una canzone soprattutto. Spero la stiate già sentendo facendo play sul video. Non stupitevi che sia una canzone triste in un momento di felicità assoluta. Ebbene io sono così, e poi mi piacciono le cose belle. E questa canzone è una canzone molto bella. Secondo me la più bella del sanremo di quest'anno(seconda la canzone di Noemi). Credo sia elegante, musicalmente impeccabile. Parla di un argomento che troppo spesso è vissuto come profonda tristezza urlata e incattivita. Arisa mi piace perché ha una dignità incredibile nel cantare questa distruzione, ed è difficile cantare così le difficoltà, e sicuramente canta soffrendo dentro, non solo interpretando ma anche vivendo. E' anche per questo che si vede che Arisa è una brava cantante. Sfido chiunque a dire di no. Piccolo appunto: c'è una apertura alla speranza della canzone, tirata fuori da questo immenso dolore dignitoso e interiorizzato. Ed è una apertura musicale veramente da far venire i brividi. 

p.s. Mentre scrivo ho una discussione pacifica con una persona che crede che "La notte" non meritasse di vincere sanremo per mancanza di ritmo. Se solo avesse un minimo di ritmo in più cadrebbe tutto il discorso appena fatto. E non sarebbe perfetta. 

martedì 7 febbraio 2012

You da one

E così che mi innamorai di una canzone di Rihanna. Ero sul mio divano e stavo facendo colazione. I miei pensieri tutti volti alla paura per la giornata, la paura per l'esame. Di sottofondo la televisione passava il blocco sequenziale di Mtv (no, non quello di tropical pizza). Ad un certo punto passa lei. Sembra la solita canzone che mi piaciucchia ma non rapisce, perché di solito Rihanna è così. Tante canzoni sull'ipod e praticamente tutti i CD sull'hard disk, ma nessun pezzo con le 5 stelle. E invece la canzone è questa. 


Sarà il ritmo non veloce ma coinvolgente e saltellante. Sarà che ha un tono fresco che in questo periodo di vero inverno dentro e fuori di me ricorda le bellezze dell'inizio della primavera. Sarà il testo che anche se come al solito ho decifrato solo successivamente è carino e molto sentito (grazie a Ilaria che me l'ha fatto notare). Potrebbe anche essere quell'intermezzo con la base prettamente dubstep (del dubstep che mi piace di più, quello che mi rimbalza tra le orecchie). Come spesso succede con le ragazze viste sorseggiando la birra, non so cosa mi ha colpito di preciso di questa canzone mentre sorseggiavo il mio latte e miele. 

Ora mi continua a ballare tra le orecchie, nei pensieri, la canticchio appena sveglio, mentre studio, la ascolto e la riascolto. Sì mi piace, e per ora è infatuazione. 

lunedì 30 gennaio 2012

Uomo locale

Oggi mi rendo conto che le cose belle in questi ultimi giorni mi circondano. Segno che dopo le paturnie da esame mi sto riprendendo. Grazie anche al 27 meritato. 

Ieri sera sono andato in un localino a Milano per fare aperitivo. Motivazione principale festeggiare il compleanno di una Amica. Sinceramente non mi capita spesso di fare aperitivo, tantomeno in un locale milanese. Diciamo che le occasioni non mancherebbero ma quasi sempre ho declinato l'invito. In meno di una settimana invece ho accettato tre eventi mondani di questo tipo. Sorpresa delle sorprese? Mi è piaciuto tanto. No, scherzo, ma non sul fatto del piacere, più che altro su quello della novità. Il locale è di quelli che piaciono a me: legno, tanto legno, luce soffusa ma che ci si vede, i vetri delle finestre lavorati, interni semplici ma molto carini, oggettistica di altri tempi appesi alle pareti, musica popolare non troppo alta. Quello che mi aspetto da un locale: calore, intimità e buone bevute. Gli amici sono un dono prezioso e sebbene non brillino come Edward Cullen sanno sempre come scintillare ai miei occhi. E così, già che ci siamo, facciamo un secondo giro e siamo tutti più felici. Mi sono sentito un uomo di mondo, un po' midnight in Paris, meglio in Milano. Sì, decisamente mi sono sentito un uomo, e bene.

Post scritto ascoltando Distratto - Francesca Michielin

venerdì 27 gennaio 2012

Ed Sheeran

Ciao a tutti, è da un po' che non scrivo, tuttavia credo di essere ancora pienamente in media dei miei 3 post al mese, anche se vorrei migliorare la statistica cercando di arrivare almeno a 1 post a settimana. Purtroppo non sempre riesco a trovare la voglia. 

Oggi sono rimasto sorpreso dal nuovo video di Ed Sheeran, il ragazzo dai capelli rossi che già mi aveva colpito tanto con "The A team" che avevo già segnalato per la serie 5x (credo fosse autunno). Non ero riuscito a valorizzare molto bene la canzone, qui su yuppidurky, ma lui ha sfornato una altra canzone carina. 
La canzone è appunto molto gradevole e facilmente ascoltabile. La sua voce mi piace, leggermente impastata, forse un definibile di gola quasi aspirata. Tutto perfettamente in linea con la precedente canzone, in uno stile praticamente acustico che spesso mi piace. Carino quindi, ma niente di nuovo. Poi però c'è il video, ed è quello che davvero mi piace. Avevo notato un titolo sulla barra laterale del sito del corriere (o forse di repubblica) nel quale veniva sottolineata la presenza di Rupert Grint, ma non avevo avuto la voglia di verificare. Invece il video è molto carino. Ronald Wesley in versione teenager infatuato dal suo idolo. Ahahahah! 


Stop, più rileggo meno mi piace, ma il video rimane una buona caramellina per questo pomeriggio invernale! :D

venerdì 13 gennaio 2012

Starry che?

Oggi ho bisogno di trovare qualcosa di bello, e ce n'è parecchio di materiale, ma c'è qualcosa che disturba la visuale. Sto facendo un corso sulle patologie infettive delle alte vie respiratorie in pazienti pediatrici e mi sta piacendo, e imparo cose nuove. 

Ho scoperto praticamente oggi una cantantessa nuova, almeno per me. Tutto grazie a skrillex che ha fatto un pezzo insieme a lei. Allora sono andato a cercare sul magico tubo, anche detto videoteca, e ho trovato alcune canzoni che mi sono piaciute. Ho beccato anche una canzone che in effetti avevo già sentito e che non mi dispiace affatto, vi allego il video. 


Passo dopo è stato scaricare l'intero cd e devo dire che non mi dispiace, dopo averlo sentito tre volte di fila, in parte mentre studiavo. Come al solito non ho pensato alle parole ma solo alla musica, me tapino. Vedremo in futuro cosa ne penserò.

P.S. come ho scritto male oggi!!!! MAMMASAURA!

mercoledì 4 gennaio 2012

sVakkanza invernale

Ciao a tutti, e buon anno! (o come dice Gianlu "buon ano")

Non ci sono parole per descrivere in modo esaustivo e decente i 5 giorni che ho vissuto con i miei amici oratoriani in val grisenche, anche se purtroppo non eravamo tutti. Eravamo "solo" in 51 e questa è già una bomba. La vacanza a carattere familiare, infatti sembrava quasi essere una vacanza di una famiglia allargata, come ho sempre sognato l'oratorio e la gente che ne fa parte. La tranquillità e l'armonia danzavano tra le nostre teste e attorno ai nostri cuori, non c'era il bisogno di litigare, non quello di farsi paranoie inutili, non quello di dover ripetere mille volte le stesse cose pur di attivare la voglia di fare. C'erano invece la voglia di stare bene insieme, di giocare, divertirsi, godersi ogni momento, tanti cuori per tutti! 

Vi voglio bene!

Post scritto ascoltando Stereo hearts - Gym class heroes ft. Adam Levine